Spesso, dalle ricerche storiche emerge la forza di una memoria antica racchiusa in luoghi come le cascine – e la cascina Averolda di Travagliato ne costituisce un esempio – abitate dalle fatiche dell’uomo che, nei secoli, ha modellato un territorio per trarre le risorse per la sua esistenza. Le vicende della cascina Averolda o Grolda di Travagliato si sono intersecate con i rivolgimenti storici che hanno caratterizzato il nostro territorio. Attraverso i vari passaggi di proprietà e di affittanza, si possono leggere, in controluce, gli avvenimenti che hanno portato alla situazione odierna. La cascina Averolda, patrimonio dell’Abbazia vallombrosana dei Santi Gervasio e Protasio, prima, è stata assegnata come “beneficio” a persone di estrazione nobiliare, poi è entrata nell’appannaggio del viceré Eugenio Beauharnais e, quindi, messa in vendita ad un acquirente che, nel 1839 l’ha ceduta all’Ospedale delle Donne. Le varie relazioni di stima dell’immobile, l’accurata descrizione della proprietà e dei vari tipi di coltivazione messe in atto sui terreni (311 piò), i contratti d’affitto consentono di delineare le modalità organizzative di una tipica cascina del territorio bresciano tra Otto e Novecento.

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